Nuova intervista promozionale diffusa dalla Zentropa Productions per il lancio di Nymphomaniac, il nuovo film scandalo di Lars Von Trier. Questa volta a rispondere alle domande sul film (prima, durante e dopo) è Shia La Beouf.
Tra le tante risposte date una fa sorridere e riguarda una particolare richiesta arrivata all'attore: "Le prime informazioni che abbiamo avuto, e non potrò mai dimenticarlo visto che il mio intero team ha reagito con un certo timore, la prima richiesta della produzione, specifico non di Lars, è stata una foto del mio pene". Ovviamente la richiesta è stata esaudita e LaBeouf ha mandato la foto.
Già quella richiesta dava una prima indicazione dell'avventura che nascondeva il film, e l'attore ammette che anche girando, non tutti i dubbi sono stati risolti: "Lars non scrive in inglese, tutto deve essere tradotto. Quindi ci sono cose che si perdono nella traduzione, battute che non ha senso mentre le leggo, ma ne hanno uno in un certo contesto. Non credo di aver capito proprio tutto. Non capivo nulla di numeri, numerologia, Golden Angle e tutta questa merda del genere. Ma molte di queste cose mi hanno colpito. Dopo aver visto il film mi è parso tutto chiaro. All'inizio non aveva senso, ma mi fidavo di Lars perchè il peggio che può creare è di gran lunga migliore dei migliori sogni che sarei in grado di fare io."
Così per aiutare Lars a realizzare la sua miglior 'visione' di Nymphomaniac, lo stesso LaBeouf ha compiuto una trasformazione per entrare nel ruolo di Jerome: "La strada per entrare nel personaggio è, domandare a se stessi, cosa di voi è battagliero, cosa è arrendevole, ed invertire il tutto, e poi amplificarlo. In questo modo sono diventato molto fisico, una sorta di American Psycho. Si diventa così, tranne l'uccidere. Molti spunti me li ha dati Christian Bale in quel film perchè il mio Jerome nella mia mente aveva lo stesso tipo di nevrosi e di egocentrismo."
Alla fine di tutto, cosa pensa Shia LaBeouf di Lars Von Trier?: "E' il nostro Tarkovsky."